Per acquistare auto usate garantite, esistono sostanzialmente due metodi. Il primo consiste nel recarsi in concessionaria, a patto che questa disponga di un parco usato controllato, meglio ancora se dal Costruttore stesso. In alternativa è possibile acquistare da un privato o da un venditore che non fa capo a una rete ufficiale, ma in questo caso bisogna esaminare scrupolosamente il veicolo, per essere certi di non andare incontro a brutte sorprese.
Le ispezioni preliminari
Una volta individuato il modello che ci interessa, la prima cosa da fare è ricercare senza fermarsi al primo annuncio che ci si pone davanti. Spesso infatti siamo attratti da una vettura per via del colore, dell’allestimento, o semplicemente perché ha pochi km; mai fidarsi delle apparenze nemmeno se sembra in ottimo stato di conservazione. In questi casi tuttavia, la fretta è cattiva consigliera: meglio prendersi il giusto tempo e valutare quante più alternative possibili. Girando tra autosaloni o su piattaforme di vendita on line, non sarà difficile trovare occasioni altrettanto allettanti.
Una volta scremato il ventaglio di opzioni appetibili, è il momento di concentrarci sullo storico dell’auto che intendiamo acquistare. È possibile infatti conoscere il passato del veicolo inserendo il numero di telaio o la targa in appositi siti che ci restituiscono informazioni sulle revisioni effettuate, e sulla corrispondenza chilometrica. Superato questo primo test, è il momento di verificare se sul mezzo non pendano ipoteche o fermi amministrativi: in caso di acquisto, potremmo vederci il mezzo confiscato per colpe altrui.
Terminata la fase preliminare, è il momento di valutare le condizioni estetiche operative dell’auto. Ecco quindi un piccolo vademecum dei controlli da effettuare.
La lista dei controlli
Se il proprietario lo consente, dovremmo sempre poter provare la vettura per saggiarne le qualità dinamiche e lo stato di efficienza meccanica. Prima del test drive tuttavia, è utile controllare il veicolo suddividendo l’ispezione per aree di intervento. Per ogni comparto assegneremo un voto da 1 a 5, quindi armiamoci di carta e penna e prendiamo appunti dettagliati sulla prossima candidata che potrebbe entrare nel nostro garage.
Esterni
Presenza di graffi o ruggine sulla carrozzeria, condizioni dei fanali, corretto funzionamento di indicatori direzione, stop e luci. Assegnato un voto per ogni voce, procederemo col controllare l’integrità dei cristalli e il corretto funzionamento di portiere e serrature.
Interni
Nell’abitacolo, andremo a controllare le cinture di sicurezza, l’integrità dei pannelli delle portiere e delle plastiche di plance e cruscotto. Attenzione particolare va posta alle condizioni di usura di volante e pedaliera, perché spesso ci danno un’idea circa l’effettivo chilometraggio del veicolo.
Motore e meccanica
Apriamo il cofano, cercando eventuali riversamenti di liquidi: se dal coperchio punterie esce dell’olio, il problema potrebbe essere risolto con una spesa contenuta. Se la perdita si trova alla base della testata, il problema è ben più serio. Apriamo la vaschetta di espansione e controlliamo che l’antigelo sia limpido e non presenti tracce di ruggine o altre particelle. Verifichiamo anche l’integrità dei cavi e la perfetta tenuta della batteria.
Freni e gomme
I dischi devono presentare un’usura uniforme: la presenza di uno scalino nella parte esterna indica che la componente è da sostituire. Lo spessore delle pastiglie ci dice invece se sono ancora in buone condizioni o se bisogna sostituirle. Gli pneumatici inoltre devono presentare un battistrada minimo di due millimetri, come previsto dalla legge. L’usura deve essere uniforme, segno che l’assetto della vettura è corretto a livello di convergenza e campionatura. Attenzione anche alla data di fabbricazione delle gomme, riportata sul codice DOT.