Quando siamo alle prese con la riparazione della nostra vettura, possiamo scegliere se acquistare ricambi originali auto oppure se rivolgerci al mercato aftermarket. Non è raro imbattersi in sigle quali OEM o OE, oscure ma comunque molto utili per chi deve acquistare un prodotto di questo tipo.
Per aiutare l’automobilista nella scelta, cerchiamo di fare chiarezza sulla terminologia, che può avere delle ripercussioni importanti sulla qualità del ricambio che andremo ad acquistare.
Le parti di ricambio marchiate OE oppure OEM sono componenti originali, quindi perfettamente compatibili col nostro mezzo. I due acronimi stanno per Original Equipment, e Original Equipment Manifacture: componenti che, anche se non costruiti dalla Cassa stessa, sono assimilabili a quelle presenti sul veicolo di primo impianto.
I ricambi aftermarket invece, pur essendo perfettamente compatibili con i corrispettivi presenti nell’auto quando è uscita dalla catena di montaggio, non presentano il marchio del costruttore ma riportano il nome della ditta che li ha prodotti. Seppur le funzioni che sono chiamati ad assolvere siano le medesime, questi ricambi non possono essere utilizzati se vogliamo mantenere la garanzia – e presentano anche altri tipi di problematiche che andremo ad illustrare in questo speciale.
Come trovare ricambi compatibili?
Facendo una rapida ricerca in internet, non è difficile trovare siti che vendono on line parti di ricambio aftermarket per qualsiasi tipo di modello di veicolo. Per sapere se il pezzo che stiamo cercando è compatibile con la nostra auto, è necessario fare attenzione ad alcuni codici riportati sulla carta di circolazione.
Non basta quindi conoscere il nome commerciale del nostro veicolo, ed è importantissimo sapere a cosa corrispondono i codici che troviamo nei siti che vendono parti di ricambio on line. A parità di veicolo infatti, spesso possiamo sbagliare acquisto perché dello stesso modello possono esistere diverse varianti.
Sul libretto dell’auto, nel secondo riquadro, troviamo le voci contrassegnate dalla lettera D. A partire da D1, troveremo il nome della Casa costruttrice, quindi i codici che identificano il modello (D2), il nome commerciale (D3). Per cercare i ricambi giusti, dobbiamo quindi controllare queste informazioni in via preliminare, per accertarci circa la loro compatibilità.
Una volta superato questo primo accertamento, dobbiamo individuare il numero di telaio dell’autovettura. Si tratta di una combinazione alfanumerica composta da 17 tra cifre e lettere, che permette di identificare in maniera univoca e inequivocabile la nostra automobile. Decodificando il numero di telaio, abbiamo tutte le informazioni su paese di fabbricazione, produttore, modello, stabilimento di fabbricazione, numero progressivo di costruzione dell’auto. Quando cerchiamo parti di ricambio online quindi, è buona norma avere sotto mano il libretto di circolazione, per essere sicuri di non sbagliare acquisto.
Aftermarket: si risparmia davvero?
Mediamente, un pezzo aftermarket può arrivare a costare circa il 25% in meno, rispetto a componentistica marchiata OE/OEM. Il risparmio al momento dell’acquisto può diventare quindi importante, soprattutto su pezzi particolarmente costosi. A tal proposito tuttavia, va operata qualche doverosa precisazione.
Se è vero infatti che la funzione dei ricambi è sempre la stessa, è anche vero che per molte parti c’è da considerare un discorso qualitativo, oltre alla mera compatibilità delle stesse. Utilizzare componenti non originali spesso può comportare dei rischi sia per la sicurezza che per l’affidabilità del veicolo. Pensiamo ad esempio ad un olio motore che, seppur rientri sulla carta nel range di utilizzo previsto dal Costruttore, nella pratica poi non raggiunga gli standard qualitativi richiesti dai moderni ed efficienti propulsori turbocompressori. A lungo andare, un risparmio immediato sull’acquisto si trasformerà in un problema ben più serio: nella migliore delle ipotesi, il propulsore potrà perdere di efficienza, consumando più carburante e lubrificante, e costringendoci a interventi di manutenzione più frequenti.